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Canale di Panama e rotte alternative: nuovi scenari per gli scambi commerciali globali

Wilma Vergi, Senior Economist, International Research Network, Intesa Sanpaolo
16.04.2025
tempo di fruizione: 5 min

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Canale di Panama e rotte alternative

Canale di Panama e rotte alternative

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I collegamenti marittimi e via terra tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico hanno assunto sempre più rilevanza negli ultimi anni, garantendo efficienti transiti e scambi commerciali.

In particolare, il Canale di Panama riveste oggi un ruolo importante sia dal punto di vista economico che geopolitico, con conseguente forte interesse per il suo controllo.

 

LA PRESENZA DELLA CINA SUL CANALE DI PANAMA
 

 

Come noto, la Cina recentemente ha posto particolare attenzione agli investimenti nella regione centro americana, sulla scia del programma Belt and Road Initiative, focalizzandosi soprattutto sulle opportunità offerte dal Canale di Panama.
 

Porti, zone speciali e logistica: l'espansione cinese a Panama
 

Benché il canale sia di fatto di proprietà panamense, i due porti fino ad oggi sono stati gestiti da una società cinese: il porto di Balboa che si affaccia sull’Oceano Pacifico e quello di Cristobal sul Mar dei Caraibi.

Lo scorso marzo un consorzio di investitori facenti parte del fondo di investimento statunitense Blackrock, tramite la sua partecipata Global infrastructure Partners (GIP) specializzata in investimenti infrastrutturali, insieme a TIL (Gruppo MSC), ha annunciato un’offerta alla CK Hutchison per una partecipazione per circa 23 miliardi di dollari, che consentirebbe l’acquisizione di questi due porti, oltre che di molti altri nel mondo. L’operazione si sarebbe dovuta concludere ai primi di aprile, ma CK Hutchinson ha al momento sospeso la stipula del contratto. La Cina è anche presente con importanti aziende nelle due principali zone speciali, prima tra tutte Huawei, sia nella Colon Free Zone, come nella Panama Pacific Area.
 

Tecnologie e gestione delle risorse: il futuro del Canale di Panama
 

Tra le varie aziende coinvolte nell’ampliamento e nell’ammodernamento del Canale vi è WeBuilt, che si è occupata tra l’altro della realizzazione di un nuovo impianto di chiuse per il passaggio di navi di grosso carico.

Anche la gestione delle acque ha fornito un’opportunità di investimento per le aziende cinesi: un piano annunciato dalle Autorità del Canale a settembre 2020 ha riguardato un programma di investimenti per combattere gli effetti della siccità, che però potrebbe condizionare il funzionamento del Canale poiché permetterebbe il controllo dell'acqua per i prossimi 50 anni.

 

QUAL È L’ALTERNATIVA AL CANALE DI PANAMA?

 

Il progetto sull’istmo di Tehuantepec: una nuova via terrestre tra oceani
 

Il Messico, al fine di offrire un’alternativa al Canale di Panama, ha realizzato un corridoio interoceanico dell’istmo di Tehuantepec, lungo 300 Km, che permette di collegare l’Oceano Pacifico e l’Atlantico tramite nuove linee ferroviarie e autostradali, più veloci del transito via acqua in quell’area. Questa importante infrastruttura consente inoltre di sviluppare -non solo economicamente- la regione centro-meridionale del paese, ma dà anche una significativa spinta a livello sociale.

I transiti da questo corridoio sono iniziati già alla fine del 2023, dopo solo quattro anni dall’avvio dei lavori, con l’entrata in funzione della prima linea ferroviaria che unisce il Pacifico all’Atlantico. Nel  dicembre 2024 è diventata operativa la tratta fino a Palenque, ed entro la fine del 2025 entrerà in funzione la linea che collega il confine con il Guatemala.

Porti e aeroporti potenziati per favorire i flussi commerciali
 

La realizzazione di questo progetto ha implicato anche l’ampliamento e l’adeguamento dei porti presenti sul Pacifico e sull’Atlantico anche per le navi a pescaggio profondo, consentendo una maggiore capacità di veicolare le merci. Analogamente sono stati potenziati anche gli aeroporti della regione, come sono state rafforzate le infrastrutture collaterali, quali collegamenti in fibra ottica, lo sviluppo della rete energetica, anche con rinnovabili, nonché la creazione di nuovi impianti di logistica.

Industria e sviluppo regionale: i nuovi parchi produttivi messicani
 

Infine, sono in fase di attivazione 10 parchi industriali in prossimità del corridoio, di questi tre sono già operativi, dedicati sia alla manifattura che alla logistica.

Vedremo presto nuovi sviluppi e capiremo quali saranno i futuri scenari degli scambi commerciali globali, via acqua e via terra.

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