AML/CFT

Intesa Sanpaolo ha implementato la normativa di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo dettata in ambito internazionale/UE/nazionale.

La lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo costituisce una priorità per la comunità internazionale. Il riciclaggio consiste nella riutilizzazione di denaro frutto di attività illecite in attività legali. Il finanziamento del terrorismo prevede la raccolta o l’uso di fondi per finalità di terrorismo. Il “terrorismo” può essere definito come l'uso intenzionale e sistematico di azioni progettate per provocare terrore nel pubblico come mezzo per determinati fini. Il terrorismo può essere l'atto di un singolo o di un gruppo di soggetti che agiscono a titolo individuale o con il sostegno di uno Stato. Può anche essere l'atto di uno Stato, sia contro la popolazione (violazioni dei diritti umani come lavoro forzato, deportazione, genocidio, ecc.), sia nel contesto di un conflitto armato internazionale contro la popolazione civile dello Stato nemico. Nel caso del riciclaggio, le risorse sono sempre di origine illegale, mentre nel caso del finanziamento del terrorismo, le risorse possono avere sia origine lecita che illecita.

I riciclatori di denaro e i finanziatori del terrorismo sfruttano le lacune e le differenze tra i sistemi nazionali di contrasto della criminalità finanziaria e trasferiscono i loro fondi verso o attraverso giurisdizioni con discipline giuridiche e istituzionali deboli o inefficaci.

Il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo sono reati finanziari con effetti economici. Adeguati regimi di contrasto di tali fenomeni sono essenziali per proteggere l'integrità e la stabilità dei mercati finanziari.

Relativamente alla crescita sostenibile, tema a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo presta molto attenzione, occorre rammentare che gli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” delle Nazioni Unite invitano i paesi a ridurre significativamente i flussi finanziari illeciti entro il 2030.

I flussi finanziari illeciti si riferiscono al trasferimento transfrontaliero di denaro che è illegale con riguardo alle sue fonti (ad es. corruzione, contrabbando), al suo trasferimento (ad es. evasione fiscale), o al suo utilizzo (ad es. finanziamento del terrorismo).

I flussi finanziari illeciti costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo sostenibile. Essi possono avere un impatto diretto sulla capacità di un paese di raccogliere, trattenere e mobilizzare le proprie risorse per finanziare lo sviluppo sostenibile.

Intesa Sanpaolo S.p.A. ha implementato la normativa di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo dettata in ambito internazionale/UE/nazionale:

  • adottando - anche a livello di gruppo - politiche e procedure, nonché le “Linee Guida per il contrasto ai fenomeni di riciclaggio, di finanziamento del terrorismo e per la gestione degli embarghi” che indicano le scelte compiute sui vari profili rilevanti in materia di assetti organizzativi, procedure e controlli interni, adeguata verifica e conservazione dei dati;  e

  • organizzando specifici programmi permanenti di formazione, per aiutare i dipendenti a riconoscere le operazioni che potrebbero essere collegate al riciclaggio o al finanziamento del terrorismo e per istruirli sul modo di procedere in tali casi.

Al fine di consentire di ottemperare all’obbligo di adeguata verifica di cui alla suddetta normativa, alle controparti, tra l’altro, sono messe a disposizione di queste ultime:

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