
L’industria manifatturiera italiana chiuderà il 2022 con un fatturato a prezzi costanti in crescita tendenziale del 2,1%, un tasso robusto dopo il rimbalzo prossimo al 16% dell’anno precedente. Tra i migliori settori: Prodotti e materiali da costruzione (in crescita del 7%), Sistema Moda (+5,8%), Farmaceutica (+5,2%) e Meccanica (+4,8%). In difficoltà l’Automotive, per le criticità dell’offerta e la lenta ripresa della domanda interna.
I buoni risultati del 2022 nascondono, però, un forte rallentamento dell’attività nella parte finale dell’anno, che proseguirà nel 2023 provocando una contrazione del fatturato manifatturiero nazionale di circa l’1% annuo a prezzi costanti e un rallentamento della crescita a prezzi correnti (4,2%).
L’inflazione e la forte incertezza a livello mondiale, determinata da fattori geopolitici, impatteranno sulla capacità di spesa delle famiglie e delle imprese, con conseguenze negative su consumi e investimenti, in parte compensate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Solo a partire dal 2024 si prevede una maggiore distensione del contesto operativo e una ripresa dell’attività manifatturiera, su ritmi moderati (+1,9% il fatturato a prezzi costanti)
FONTE: 102° Rapporto Analisi dei Settori Industriali Intesa Sanpaolo - Prometeia