L’Italia e la riforma della governance europea
La sostenibilità dei debiti pubblici deve andare di pari passo con la crescita economica dell’Europa che dovrà essere più equa, inclusiva e duratura. E’ questo l’obiettivo principale del nuovo Patto di stabilità e crescita che, dopo la tragica stagione della pandemia, l’Unione europea dovrà varare entro la fine del 2023. Un tema di grandissimo interesse politico ed economico sul quale la Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha organizzato a Milano l’evento “L’Italia e la riforma della governance europea”, con la partecipazione di rappresentanti del governo italiano, delle istituzioni europee e del mondo accademico.
Al centro del confronto è stata la Comunicazione per la riforma economica dell’Unione Europea presentata dalla Commissione Europea nel novembre 2022. I contenuti di tale Comunicazione, di quanto emerso in occasione dell’Ecofin del 14 marzo scorso, la realizzazione dei piani di rilancio europei e del PNRR e le relative implicazioni per la crescita sostenibile dell’economia del nostro Paese sono stati discussi e approfonditi dagli interventi. I lavori sono stati aperti da Jacques Moscianese, Responsabile della Direzione Centrale Institutional Affairs di Intesa Sanpaolo, e da Marco Buti, Capo di Gabinetto del Commissario per l’Economia Paolo Gentiloni, mentre Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha concluso la giornata illustrando la posizione italiana.
Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha coordinato un panel di discussione dedicato a “Le regole del gioco: perché e come cambiare le regole fiscali” in cui si sono confrontati Cinzia Alcidi, Director of Research, Head of the Economic Policy and Jobs & Skills Unit CEPS, Carlo Altomonte, Docente di Politica Economica Europea Università Bocconi di Milano, Massimo Bordignon, Docente Università Cattolica di Milano e membro dell’European Fiscal Board, Veronica De Romanis, Docente di European Economics, Luiss Guido Carli e Stanford University.