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Le prospettive delle obbligazioni corporate italiane nel 2023

Maria Grazia Antola, Head of Credit Research Intesa Sanpaolo
10.02.2023
tempo di fruizione: 5 min

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Le prospettive delle obbligazioni corporate italiane nel 2023

Le prospettive delle obbligazioni corporate italiane nel 2023

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Le banche italiane, sotto nostra copertura, presentano all’inizio del 2023 una situazione finanziaria solida, con una buona qualità degli attivi, livelli di patrimonializzazione e liquidità robusti e redditività sostenuta. Ci aspettiamo che siano ben attrezzate per affrontare il contesto operativo in peggioramento e l’atteso indebolimento dello scenario economico.

La maggior parte delle società italiane che copriamo sono pronte a resistere alle crescenti pressioni macroeconomiche, sulla base delle metriche di credito resilienti mostrate finora e di adeguati cuscinetti di liquidità, con un basso rischio di rifinanziamento fino al 2025, in media, secondo le nostre stime.

La politica monetaria della BCE continuerà a rappresentare un fattore chiave quest’anno, in particolare il “quantitative tightening” che inizierà a marzo. Stimiamo una ripresa dei mercati primari in termini di emissioni nette, sia per le banche sia per le imprese non finanziarie.

Nell'ambito delle obbligazioni bancarie italiane sotto nostra copertura, manteniamo una visione complessivamente costruttiva, in particolare sugli emittenti Investment Grade, sui bond subordinati e ibridi. Per le obbligazioni societarie italiane riteniamo che le valutazioni siano ancora generalmente interessanti, con una preferenza per gli emittenti Investment Grade rispetto a quelli High Yield e per i settori difensivi rispetto a quelli ciclici. Consideriamo, infine, attraenti le valutazioni delle obbligazioni ibride.

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