
India e Cina trainano la ripresa dei BRICS e dell’economia mondiale
I BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) presentano prospettive di sviluppo economico del 4,7% sia nel 2023 sia nel 2024, grazie alla ripresa cinese e alla crescita indiana ancora robusta. Nello stesso periodo, a livello di economia globale, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo prevede un aumento più contenuto per la presenza di diversi fattori d’incertezza.
I principali driver di espansione per i BRICS sono la riapertura della Cina e il superamento dello shock energetico del 2022 grazie alla discesa ed alla stabilizzazione delle quotazioni del petrolio e del gas naturale dai picchi dello scorso anno.
Nel primo trimestre dell’anno, India, Cina e Brasile hanno mostrato un progresso del PIL sensibilmente superiore sia al dato precedente sia alle stime di consenso. Rispettivamente i Paesi citati sono cresciuti in termini tendenziali del 6.1% (da +5.0%), del 4.5% (da +2.9%), e del 4.0% (da +1.9%). Uno scenario più fragile attiene invece al Sud Africa – per via delle frequenti interruzioni di corrente elettrica dovute ai guasti delle centrali a carbone di una utility statale – e alla Russia. Quest’ultima prosegue nella fase di recupero dalla recessione del 2022 e nei primi tre mesi dell’anno il PIL ha ridotto la variazione tendenziale negativa dal -2.7% al -1.9%.
I progressi si inseriscono in un quadro che vede le Economie emergenti rivestire un ruolo di primaria importanza con un peso preponderante sul PIL mondiale (pari al 58,2% alla fine del 2022 da elaborazioni IMF). In tale ambito, l’incidenza dei BRICS è del 31,6% e il trend dovrebbe proseguire nel prossimo quinquennio, nel quale è previsto un sensibile avvicinamento al peso dell’insieme delle Economie avanzate (33,6% vs 38,8%, stime IMF).
In sintesi, pur in un contesto di elevata incertezza e di eterogeneità tra le singole aree, l’outlook macroeconomico appare favorevole. In un’ottica 2024, rispetto ai livelli correnti, ci attendiamo: maggiori tassi di crescita del PIL; minori pressioni inflazionistiche; un livello più contenuto dei tassi di policy.
FONTE Elaborazioni Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo su dati Refinitiv.
Dati e stime al 26 giugno 2023.